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CER – Contributi estesi a Comuni fino a 50.000 abitanti

18/07/2025

18.7.2025

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato l’Avviso PNRR per i contributi in conto capitale destinati agli impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o nei Gruppi di autoconsumatori: ora anche i Comuni fino a 50.000 abitanti possono accedere ai fondi.

Il Decreto direttoriale, approvato in data 17/07/2025, definisce le nuove Regole Operative CACER e amplia la platea dei beneficiari nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 del PNRR.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente online tramite il Portale del GSE, dalle ore 15:00 del 21 luglio 2025 fino alle ore 18:00 del 30 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili (2,2 miliardi di euro). Eventuali chiusure anticipate saranno comunicate sul sito del GSE.

È stato inoltre pubblicato in data 18 luglio il Decreto Direttoriale n. 178 del 11 giugno 2025, recante l’elenco dei soggetti ammessi al finanziamento nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 “Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo” del PNRR. Il provvedimento definisce i beneficiari del contributo pubblico sulla base delle risultanze dell’istruttoria condotta secondo i criteri e le modalità previste dall’Avviso pubblico. L’elenco approvato con il provvedimento si compone di n. 586 beneficiari che, unitamente ai 265 soggetti già inclusi nell’elenco approvato con Decreto Direttoriale n. 102 del 5 marzo 2025, determinano una platea di iniziative di considerevole impatto ammesse al beneficio pubblico.

 

Asili nido – Riapertura termini manifestazioni di interesse

11/07/2025

11.7.2025

In riferimento al terzo Piano asili nido PNRR (Avviso pubblico 17 marzo 2025), il  MIM, con Avviso pubblico 11 luglio 2025, ha comunicato la riapertura dei  termini, fino alle ore 15.00 del giorno 29 luglio 2025, per la presentazione delle manifestazioni di interesse che dovranno essere presentate secondo le modalità di partecipazione previste nel citato Avviso 17 marzo 2025.

Il  MIM  informa che anche per i Comuni inseriti nell’allegato 2 del DM del 17 marzo 2025, n. 51 è possibile presentare adesione per un numero minimo di 20 posti sulla base delle esigenze espresse dai comuni stessi, utilizzando l’applicativo “Ulteriore istanza di fabbisogno (art.2 comma 6).  Informa  altresì, che l’unica milestone di livello europeo è quella del collaudo dei lavori entro il 30 giugno 2026 e che tutte le scadenze intermedie sono fissate solo a fini di verifiche interne sull’avanzamento procedurale dell’investimento.

Presentato il Rapporto “Il Pnrr a un anno dalla conclusione”

10/07/2025

10/07/25 – Pnrr, Forum Terzo Settore-Openpolis: “Preoccupati da tempi stretti, ma sfida ancora aperta”

Roma, 10 lug – Mentre si avvicina la scadenza del 2026 per il Pnrr, la distanza tra gli obiettivi politici originari e l’attuazione si è fatta evidente e, in molti casi, gli effetti concreti e strutturali appaiono ancora incompiuti o poco definibili. Ma, con una sesta revisione del piano in fase di definizione e oltre 80 miliardi di euro ancora da spendere in meno di 20 mesi, il destino del Pnrr è tutt’altro che scritto e il futuro si gioca ora. È quanto si legge nelle conclusioni del report “Il Pnrr a un anno dalla conclusione. Il punto del Terzo settore” realizzato da Forum Terzo Settore e Fondazione Openpolis, presentato oggi a Roma, presso la Sala Capranichetta in Piazza di Monte Citorio.

“Portiamo avanti da tre anni il monitoraggio dell’andamento dell’attuazione del Pnrr e ci sono finalmente dei passi in avanti sul piano dell’accessibilità dei dati. Il quadro a disposizione, però, ci preoccupa non poco: a maggior ragione in questa fase in cui nel Paese assistiamo all’aumento vertiginoso di povertà, disuguaglianze ed emarginazione sociale, le misure di welfare nel Pnrr dovrebbero a nostro avviso ricevere la massima attenzione e il massimo impegno da parte delle istituzioni”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. “Non è così, purtroppo, e per questo rilanciamo il nostro appello affinchè non vada sprecata la straordinaria opportunità del Piano. Non chiediamo che si spendano in fretta le risorse, ma che si spendano bene, centrando gli obiettivi e rispettando i tempi. Ancora una volta, e proprio per garantire una ricaduta positiva e sostenibile delle risorse del Pnrr, auspichiamo che il Terzo settore, il cui potenziale risulta sottoutilizzato, sia maggiormente coinvolto”.

“A poco più di un anno dalla conclusione, con oltre la metà delle risorse assegnate ancora da spendere e con una probabile ulteriore revisione del piano da adottare entro la fine del 2025, è importante che l’attenzione rimanga alta, così come cerchiamo di fare dal 2023 con i report realizzati insieme al Forum e in generale attraverso il nostro costante monitoraggio sul Pnrr. Anche a causa del complesso contesto internazionale l’impostazione originaria potrebbe cambiare in maniera significativa nei prossimi mesi. A farne le spese potrebbero essere, tra gli altri, anche gli interventi legati al welfare e all’inclusione sociale, aree in cui storicamente il contributo del Terzo settore è fondamentale”, così Luca Dal Poggetto, analista di Openpolis.

 

Materiali:

Confartigianato – Monitoraggio misure PNRR

05/07/2025

5.7.2025

Secondo quanto riportato da Osservatorio Recovery, Confartigianato ha coinvolto le sue articolazioni territoriali in un monitoraggio dei «progetti pubblici per l’economia del territorio» che punta a verificare realizzazione e impatto degli interventi considerati strategici nelle diverse città. Le stime parlano di circa 296mila codici unici di progetto, e di 495mila procedure di affidamento pubblico che hanno bandito 113 miliardi di euro aggiudicandone finora quasi 100. Tra i destinatari delle risorse oltre 920mila cittadini.

Intervista Ministro Foti riprogrammazione risorse PNRR

05/07/2025

5.7.2025

Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, intervistato dal Sole 24 Ore sullo stato di avanzamento del Piano e sulla revisione degli ultimi 171 obiettivi, collegati a nona e decima rata che varranno 41,2 miliardi di euro, dichiara che “gli obiettivi del Pnrr, con la giusta manutenzione, sono tutti raggiungibili. Chiariamo un equivoco: non abbiamo l’obbligo di spendere l’intera dotazione di 194,4 miliardi entro il 30 agosto 2026. I tempi per la rimodulazione straordinaria del Piano, però, sono stretti, e l’accelerazione del confronto con la Commissione europea sarebbe molto utile”.

V. quanto riportato da Osservatorio Recovery

 

Foti: la riprogrammazione Pnrr solo per le misure già attivate, non c’è obbligo di spesa entro il 30 agosto 2026

04/07/2025

04/07/25 – Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, intervistato dal Sole 24 Ore sullo stato di avanzamento del Piano e sulla revisione degli ultimi 171 obiettivi, collegati a nona e decima rata che varranno 41,2 miliardi di euro, dichiara che “gli obiettivi del Pnrr, con la giusta manutenzione, sono tutti raggiungibili. Chiariamo un equivoco: non abbiamo l’obbligo di spendere l’intera dotazione di 194,4 miliardi entro il 30 agosto 2026. I tempi per la rimodulazione straordinaria del Piano, però, sono stretti, e l’accelerazione del confronto con la Commissione europea sarebbe molto utile”.
La riprogrammazione riguarderà solo le misure già attivate, non c’è margine per ipotizzare nuovi interventi. Si andrà in Parlamento, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ma si attendono risposte dalla Commissione. Nel corso dell’intervista Foti ha chiarito alcuni punti sulla prossima fase:
– Spostamento fondi Transizione 5.0: si valuta se sia possibile reindirizzare i fondi non utilizzati verso meccanismi di credito d’imposta come Transizione 4.0, ma al momento non c’è una risposta ufficiale dalla Commissione.
– Rifinanziamento contratti di sviluppo: ancora nessuna decisione definitiva; si continua il dialogo per ottenere indicazioni chiare in questa fase finale del Piano.
– Rimodulazione di 14 miliardi del PNRR: confermata, ma le aziende hanno bisogno di aiuti concreti, non solo di piattaforme; le risorse sono vincolate ai capitoli originari.
– Fondi per le colonnine di ricarica elettrica: la misura di incentivi è stata approvata, ma l’attuazione è in ritardo; si sta accelerando sui tempi.
– Incentivi alle auto elettriche: si prevede un piano per circa 40mila auto, anche se il mercato è molto più grande; si sottolinea l’importanza di rispettare il principio Dnsh, che evita danni all’ambiente.

fonte https://www.osservatoriorecovery.it/foti-la-riprogrammazione-pnrr-solo-per-le-misure-gia-attivate-non-ce-obbligo-di-spesa-entro-il-30-agosto-2026/ 

Approvata revisione PNRR

23/06/2025

23.6.2025

Come riportato da Osservatorio Ricovery, è arrivato il via libera dal Consiglio dell’Unione europea alla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia. Il pacchetto approvato prevede 67 modifiche, con l’obiettivo principale di migliorare l’attuazionedelle misure già previste, semplificare gli oneri amministrativie rispondere a fattori imprevistiemersi nel corso dell’attuazione.Su richiesta dell’Italia, la revisione include anche due nuove misure nel campo della mobilità sostenibile, in linea con le priorità del Green Deal europeo.Il valore complessivo del PNRR italiano resta pari a 194,4 miliardi di euro, dicui una parte significativa ancora da erogare nei prossimi trimestri sulla base del raggiungimento dei target previsti.

Corte dei conti – Relazione stato di attuazione

19/05/2025

19.5.2025

E’ stata pubblicata la Relazione sullo stato di attuazione del PNRR nel secondo semestre 2024.

Link

Fondi comunità energetiche

19/05/2025

19.5.2025

Come segnalato dall’Osservatorio Recovery, grazie al decreto Bollette 2025 sarà possibile accedere ai fondi PNRR anche per impianti fotovoltaici già realizzati, purché destinati a una Comunità energetica (CER), anche se non ancora formalmente costituita. Si tratta di contributi a fondo perduto fino al 40% per i comuni con meno di 5.000 abitanti, con l’obiettivo di sbloccare risorse inutilizzate a causa di vincoli burocratici.
Le novità includono anche un ampliamento dei soggetti ammessi alle CER: oltre a cittadini e imprese, potranno partecipare enti pubblici, associazioni (anche non riconosciute), consorzi e aziende partecipate. Maggiore flessibilità anche per l’autoconsumo collettivo delle imprese, che potranno condividere energia da più produttori locali.

Avanzamento PNRR – Esame dati del Governo

10/04/2025

9.4.2025

Secondo una recente relazione, oltre il 60% dei progetti PNRR sarebbe già concluso e le opere ancora in corso  valgono complessivamente il 67% dei fondi già assegnati.

Per un’analisi v. link Openpolis