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Pubblicati due nuovi Avvisi per gli operatori della cultura
12/06/2023
Il 12 giugno 2023 sono stati pubblicati due Avvisi pubblici per la presentazione di proposte progettuali per il capacity building degli operatori culturali.
10 milioni di euro è la cifra investita per ognuno di questi due avvisi pubblici:
- il primo è dedicato al Sub-Investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill” (Azione A1);
- il secondo è dedicato al Sub-Investimento 3.3.3 “Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’eco-innovazione di prodotti e servizi” (Azione B1).
In particolare, l’Azione A1 finanzia progetti di capacity building che avranno l’obiettivo di accompagnare, fornendo strumenti e conoscenze di supporto, gli operatori culturali attivi nel territorio nazionale, nella riqualificazione della catena del valore del settore culturale e creativo in chiave digitale e tecnologica; l’Azione B1 finanzia progetti di capacity building che avranno l’obiettivo di trasferire agli operatori culturali attivi nel territorio nazionale competenze e conoscenze mirate a limitare l’impronta ecologica nei processi di produzione culturale, con riferimento all’organizzazione e alla realizzazione di eventi culturali, quali rassegne, festival, mostre, esposizioni e altre manifestazioni artistiche.
Entrambe le Azioni si rivolgono a organizzazioni, pubbliche o private, singolarmente oppure aggregate in reti specializzate, secondo i requisiti indicati all’Art. 5 degli avvisi pubblici e siano iscritte, nel caso degli Enti del Terzo Settore (ETS), al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Per l’Azione A1, i proponenti dovranno possedere competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’innovazione digitale, dello sviluppo delle imprese creative e culturali per quanto attiene i contenuti, la produzione, le politiche e la gestione, relativamente ad almeno uno dei settori contenuti nei macro-ambiti tematici; per l’Azione B1, dovranno possedere competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’attività di riduzione dell’impronta ambientale nella produzione e nella partecipazione culturale, dello sviluppo delle imprese creative e culturali per quanto attiene i contenuti, la produzione, le politiche e la gestione, relativamente ad almeno uno dei settori contenuti nei macro-ambiti tematici. Nello specifico, i macro-ambiti tematici sono: musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); spettacolo dal vivo e festival; moda; architettura e design; artigianato artistico; arti visive (inclusa fotografia); patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); editoria, libri e letteratura. Inoltre, per entrambe le Azioni, i proponenti dovranno aver organizzato/realizzato, negli ultimi cinque anni, almeno una delle tipologie di intervento indicate all’Art. 6 degli avvisi pubblici.
Come indicato in entrambi gli avvisi pubblici, le proposte potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 giugno 2023 ed entro e non oltre le ore 18:00 del 25 agosto 2023 esclusivamente attraverso il Portale Bandi della Direzione Generale Creatività Contemporanea al seguente link: https://portalebandidgcc.cultura.gov.it/
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Rapporto Anac e mancato rispetto delle quote di assunzioni di giovani e donne nei progetti appaltati
09/06/2023
Secondo un rapporto recente dell’Anac pubblicato il 9 giugno 2023, la maggioranza dei progetti appaltati, ovvero oltre il 70% dei più di 75.000 progetti, non rispetta i requisiti di assunzione di giovani e donne.
Il d.l. n. 77/2021, che regola la governance del PNRR, impone alle aziende incaricate di realizzare i progetti legati al piano di riservare il 30% delle assunzioni a donne e persone sotto i 36 anni, considerate giovani secondo la normativa vigente. Tuttavia, solo il 28,3% dei progetti avviati ha rispettato questa disposizione di legge, mentre nel 69% dei casi si è operato senza alcuna deroga, e in un ulteriore 2,5% si è concessa una deroga parziale.
Come sottolinea l’Osservatorio Recovery Plan, il Ministero delle Infrastrutture ha però stabilito nel novembre 2022 che i progetti che richiedevano meno di 3 assunzioni potevano essere esclusi da tale obbligo. Inoltre, è interessante notare che il rispetto delle quote per giovani e donne aumenta in proporzione all’importo dei lavori. Nei progetti con un importo superiore a 40.000 euro, il 41,7% delle imprese appaltatrici rispetta l’obbligo del 30% di assunzioni per donne e giovani. Questa percentuale sale al 55,5% per gli appalti con un importo superiore a 150.000 euro e al 59,4% per quelli che superano il milione di euro. Tuttavia, considerando che la percentuale complessiva è del 28,3%, si può dedurre che nei progetti con un importo inferiore a 30.000 euro la percentuale di rispetto delle quote sia ancora più bassa.
Terza relazione semestrale del PNRR
31/05/2023
Nella riunione della Cabina di regia del 31 maggio 2023 è stata presentata la terza Relazione semestrale relativa al PNRR.
La Relazione fornisce un’analisi del Piano concentrandosi sulla sua struttura, finanziamento, confronto con l’Europa, stato di attuazione finanziaria, dati aperti, revisione e introduzione del capitolo RePowerEU, nonché sulle sfide operative legate ai cambiamenti verificatisi negli ultimi mesi, come l’aumento dei prezzi e la fragilità delle strutture amministrative, con l’individuazione delle difficoltà riscontrate nella fase di attuazione al fine di individuare soluzioni atte a conseguire appieno gli obiettivi finali.
Secondo la Relazione, l’implementazione del Piano ha risentito degli squilibri riscontrati nel mercato del lavoro e delle limitazioni nella capacità amministrativa degli enti responsabili, oltre alla notevole frammentazione delle azioni intraprese.
Le principali sfide riscontrate nell’attuazione sono state categorizzate in macro-aree che possono essere attribuite a fattori esterni oggettivi, come l’incremento dei costi o l’interruzione delle forniture, alle fragilità strutturali del sistema economico e alle difficoltà normative, amministrative e gestionali. Questo lavoro sarà svolto nell’ambito della nuova organizzazione della Cabina di regia, che assicura un coinvolgimento diretto e un confronto con il partenariato economico e sociale.
Testo della Relazione
Per quanto concerne i temi di interesse per il Terzo settore, v. link a riepilogo delle misure di riferimento e ai relativi elementi di debolezza segnalati nella Relazione.
Interventi approvati – Asili nido
26/05/2023
26.4.2023: in questo file sono riportati gli esiti dell’Avviso asili nido con gli elenchi, suddivisi per regione, delle 2230 iniziative finanziate (Avviso pubblico 48047 del 2/12/2021 Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università” – Investimento 1.1 “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”. L’avviso intende far crescere l’offerta di servizi educativi sia per la fascia 0-2 (asili nido), sia per la fascia 3-6 (scuole dell’infanzia), grazie alla realizzazione di nuovi spazi o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti. Sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per gli asili nido e 600 milioni per le scuole dell’infanzia . La graduatoria finale è stata pubblicata con Decreto direttoriale del 29-12-2022, n. 110.
Di seguito i principali risultati
LEGENDA
- all 1 Graduatoria Asili Nido
- All 2 Graduatoria Poli Infanzia Regione Abruzzo finanziati con quota di riparto di cui all’allegato 2 del decreto del Ministro dell’istruzione 2 dicembre 2021, n. 343
- all 3 Graduatoria Scuole infanzia e Poli Infanzia finanziati con quota di riparto di cui all’allegato 3 del decreto del Ministro dell’istruzione 2 dicembre 2021, n. 343
- all 4 Graduatoria a seguito di nuova riapertura dei termini per i comuni delle regioni del Mezzogiorno con priorità per Basilicata, Molise e Sicilia
Numero iniziative finanziate
all. 1 Asili Nido | all. 2 Poli Infanzia | all. 3 Scuole infanzia e Poli Infanzia | All. 4 Riapertura termini per regioni Sud | TOTALE | |
Abruzzo | 74 | 20 | 17 | 8 | 119 |
Basilicata | 38 | 9 | 14 | 9 | 70 |
Calabria | 126 | 19 | 26 | 7 | 178 |
Campania | 188 | 36 | 45 | 10 | 279 |
Emilia Romagna | 99 | 1 | 22 | 122 | |
Friuli Venezia Giulia | 33 | 4 | 11 | 48 | |
Lazio | 121 | 2 | 16 | 139 | |
Liguria | 36 | 8 | 13 | 57 | |
Lombardia | 151 | 36 | 38 | 225 | |
Marche | 62 | 3 | 6 | 71 | |
Molise | 30 | 8 | 11 | 7 | 56 |
Piemonte | 85 | 15 | 13 | 113 | |
Puglia | 104 | 23 | 24 | 3 | 154 |
Sardegna | 71 | 6 | 13 | 3 | 93 |
Sicilia | 107 | 10 | 35 | 20 | 172 |
Toscana | 93 | 0 | 18 | 111 | |
Trentino alto Adige | 43 | 10 | 17 | 70 | |
Umbria | 28 | 0 | 3 | 31 | |
Valle d’Aosta | 5 | 0 | 1 | 6 | |
Veneto | 90 | 15 | 11 | 116 | |
TOTALE N. PROGETTI FINANZIATI | 1584 | 225 | 354 | 67 | 2230 |
Risorse assegnate
all1 | all2 | all3 | all4 | totale x regione | |
Abruzzo | 79.491.409,12 | 40.252.378,26 | 29.009.738,46 | 9.079.265,50 | 157.832.791,34 |
Basilicata | 28.111.637,22 | 12.819.439,52 | 16.143.783,91 | 6.517.197,10 | 63.592.057,75 |
Calabria | 131.854.650,92 | 21.309.824,15 | 29.379.689,41 | 6.369.600,00 | 188.913.764,48 |
Campania | 216.319.118,77 | 79.017.097,84 | 73.881.249,44 | 11.211.892,39 | 380.429.358,44 |
Eemilia Romagna | 122.980.383,91 | 816.000,00 | 56.621.888,56 | – | 180.418.272,47 |
Friuli Venezia Giulia | 27.472.589,75 | 8.484.316,00 | 18.469.264,00 | – | 54.426.169,75 |
Lazio | 137.032.915,78 | 4.307.000,00 | 42.582.277,67 | 183.922.193,45 | |
Liguria | 41.500.661,08 | 13.244.105,18 | 22.074.574,39 | 76.819.340,65 | |
Lombardia | 135.664.131,59 | 86.674.254,52 | 91.388.686,60 | 313.727.072,71 | |
Marche | 66.386.793,05 | 6.645.000,00 | 13.730.705,00 | 86.762.498,05 | |
Molise | 31.908.346,41 | 13.883.511,64 | 9.499.408,82 | 6.747.184,88 | 62.038.451,75 |
Piemonte | 75.259.892,05 | 35.740.521,34 | 28.859.703,23 | 139.860.116,62 | |
Puglia | 162.797.548,37 | 61.610.123,40 | 41.249.356,11 | 5.751.300,00 | 271.408.327,88 |
Sardegna | 71.423.833,07 | 9.155.297,65 | 21.391.783,37 | 1.619.308,00 | 103.590.222,09 |
Sicilia | 111.117.304,18 | 17.191.871,31 | 54.214.125,85 | 21.148.001,00 | 203.671.302,34 |
Toscana | 86.511.402,88 | 48.537.701,00 | 135.049.103,88 | ||
Trentino alto Adige | 38.041.625,49 | 27.103.723,58 | 32.684.747,46 | 97.830.096,53 | |
Umbria | 30.645.158,32 | 5.610.000,00 | 36.255.158,32 | ||
Valle d’Aosta | 2.408.404,75 | 414.000,00 | 2.822.404,75 | ||
Veneto | 107.932.736,15 | 28.066.384,45 | 36.089.014,92 | 172.088.135,52 | |
TOTALE € PROGETTI FINANZIATI | 1.704.860.542,86 | 466.320.848,84 | 671.831.698,20 | 68.443.748,87 | 2.911.456.838,77 |
Il totale delle risorse assegnate alle regioni del sud Italia + Abruzzo e Molise ammonta a 1.431.476.276,07 € pari al 49% del totale assegnato.
Residuano ancora risorse pari a euro 203.903.860,20, di cui: euro 188.428.162,82 + euro 607.064,87 per asili nido per le regioni del Mezzogiorno; euro 13.259.370,78 + 1.609.261,73 per asili per le regioni del centro nord
entro il 20 giugno 2023 i 2230 interventi finanziati dovranno aver visto l’aggiudicazione dei lavori.
ACCESSIBILITÀ DEI LUOGHI DELLA CULTURA
22/05/2023
22.5.2023: a proposito della riduzione delle barriere di accesso ai luoghi della cultura e i finanziamenti PNRR al riguardo v. link.
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Attrattività dei borghi: modifica riparto delle risorse
18/05/2023
18.5.2023: il riparto delle risorse destinate all’Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi” – Linea B, già stabilito con D.M. n. 160 del 13 aprile 2022, è modificato secondo quanto indicato nel D.M. n. 169 del 17 aprile 2023.
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Avviso 1/2022: riapertura termini e scorrimento progetti idonei
17/05/2023
17.5.2023: con il Decreto Direttoriale n. 158 del 15 maggio 2023, preso atto delle rinunce pervenute dagli Ambiti Territoriali Sociali per i progetti relativi alla linea di Investimento 1.2 e ai sub-investimenti 1.1.2, 1.1.3, 1.3.1, e 1.3.2, aggiornata la situazione delle disponibilità dei progetti per le predette linee, è stata approvata una nuova ammissione al finanziamento di progetti idonei al finanziamento per Ambiti Territoriali e Comuni che dovranno presentare le schede progetto solo ed esclusivamente tramite l’applicativo gestionale Piattaforma Multifondo dal 16 maggio 2023 al 5 giugno 2023.
Inoltre, con il Decreto n. 158/2023 è stata anche disposta una nuova riapertura dei termini dell’Avviso, con priorità agli Ambiti Territoriali Sociali e ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, per il numero di progetti e per le linee di investimento e sub-investimento di cui all’allegato 6 del citato decreto direttoriale. I Soggetti proponenti dovranno presentare la domanda di ammissione per i progetti di cui si richiede il finanziamento tramite la piattaforma di gestione delle linee di finanziamento GLF, integrata nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche (MOP), accedendo all’area operatori BDAP, a partire dal 16 maggio 2023 e, a pena di esclusione, entro le ore 17:00 del 5 giugno 2023.
Link al decreto e agli Allegati
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IMPATTO DEL PNRR SULLA SANITA’ DIGITALE
16/05/2023
16.5.2023: secondo il Rapporto del Politecnico di Milano, che sarà presentato il 18.5.2023 (link all’evento), il mercato della sanità digitale in Italia si aggira intorno a circa 1,8 miliardi di euro nel 2022, con un incremento del 7% rispetto al 2021.
Tuttavia, l’impatto delle risorse del PNRR non è ancora evidente, poiché le gare regionali più importanti non sono ancora iniziate.
Per le strutture sanitarie, l’ostacolo principale all’utilizzo delle risorse del PNRR è la difficoltà di comprendere come “mettere a terra” questa opportunità (49%) e le limitate risorse economiche (58%).
Per il 2023, le priorità di investimento sono la cartella clinica elettronica, il fascicolo sanitario elettronico, il servizi digitali al cittadino e la telemedicina, nonché cybersecurity e infrastrutture di rete.
La domanda di sanità digitale in Italia è in aumento, così come la gamma di tecnologie per l’assistenza domiciliare, dalle App per la salute e i dispositivi di monitoraggio dei dati clinici alla domotica assistiva per gli anziani o i più fragili.
Bando per Ets che operano nei borghi storici
16/05/2023
16.5.2023: il 15 maggio 2023 è stato pubblicato l’Avviso Imprese Borghi, che offre un contributo di circa 200 milioni di euro per sostenere le micro, piccole e medie imprese nella realizzazione di iniziative imprenditoriali nei 294 comuni assegnatari di risorse destinate alla rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici.
Questo finanziamento è parte del Piano nazionale borghi (linea B) e mira a promuovere soluzioni innovative volte a migliorare l’offerta di servizi alla popolazione locale e ai visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti che riducano le emissioni inquinanti, i consumi e lo smaltimento dei rifiuti, nonché soluzioni di economia circolare.
Possono presentare domanda di finanziamento le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del Dlgs n. 117/2017 ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12.00 dell’8 giugno 2023 alle ore 18.00 del 11 settembre 2023.
Link all’Avviso MIC
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Svimez: su asili nido e scuola il PNRR non colmerà i divari
15/05/2023
15.5.2023: nel n. 2/2023 di Informazioni Svimez si sostiene che la finalità di coesione territoriale del “Pnrr della scuola” è a rischio: i criteri ministeriali di riparto delle risorse a livello regionale non paiono aver tenuto conto dell’eterogeneità delle Regioni in termini di fabbisogni di investimenti.
Il sistema dei bandi competitivi ha spesso penalizzato i territori con carenza di servizi e strutture (tempo pieno, palestre, mense), anche a causa della debolezza delle amministrazioni.